Quanto guadagnano i dipendenti italiani? In media 98 euro al giorno

L’Inps ha rilasciato il suo XXI Rapporto annuale sulle retribuzioni: e la retribuzione media giornaliera per i dipendenti a full time è pari a 98 euro.
Esistono però oscillazioni significative tra un contratto collettivo nazionale di lavoro e l’altro, poiché in sei dei principali ccnl la retribuzione media giornaliera è inferiore a 70 euro, mentre nell’industria chimica è pari a 123 euro. Ma superiori a 100 euro giornalieri risultano anche i valori medi nei gruppi di ccnl con meno dipendenti.
Per i dipendenti a part time la retribuzione media giornaliera è invece pari a 45 euro, e risulta inferiore a 40 euro al giorno per i dipendenti di alcuni comparti artigiani, come metalmeccanico, sistema moda, e acconciatura/estetica.

Il Tfs e i termini per l’erogazione ai dipendenti pubblici

Per quanto riguarda il Tfs, i termini per l’erogazione ai dipendenti pubblici variano a seconda delle cause di cessazione del rapporto di lavoro. Se la normativa vigente prevede il pagamento entro 105 giorni in caso di cessazione dal servizio per inabilità o per decesso del lavoratore, nel caso di cessazione per raggiungimento dei limiti di età o servizio, il pagamento va effettuato non prima di 12 mesi dalla data di cessazione dal servizio. In tutti gli altri casi, come ad esempio dimissioni e licenziamento, il pagamento sarà effettuato non prima di 24 mesi. L’erogazione della prestazione può avvenire in un’unica soluzione se l’ammontare complessivo lordo è pari o inferiore a 50.000 euro, in due rate annuali (superiore a 50.000 e inferiore a 100.000), o in tre rate annuali (pari o superiore a 100.000 euro).
In caso di pagamento rateale, la seconda e la terza tranche saranno pagate rispettivamente dopo 12 e 24 mesi dalla data di decorrenza del diritto al pagamento della prima.

Andare in pensione prima di aver raggiunto i requisiti anagrafici o contributivi

Ai termini di pagamento previsti sulla base della causale di cessazione, la normativa aggiunge 90 giorni per gli adempimenti istruttori duranti i quali non maturano interessi di mora. Operazione che talvolta può determinare un ampliamento dei tempi di lavorazione delle istanze che si presentino incomplete sotto il profilo degli elementi utili al calcolo della prestazione. Inoltre, quando si va in pensione prima di aver raggiunto i requisiti anagrafici o contributivi, ad esempio usufruendo del beneficio Quota 100, i termini per l’erogazione del Tfs decorrono dalla data di raggiungimento del diritto teorico più favorevole, non dalla data di effettivo collocamento a riposo.

È possibile inoltrare la domanda per la richiesta di anticipazione 

Al momento dell’accesso alla pensione, riferisce Adnkronos, è possibile presentare una richiesta di finanziamento per una somma pari all’importo dell’indennità di fine servizio maturata, entro un massimo di 45.000 euro. L’Inps in tal caso, a fronte della presentazione della domanda online di anticipazione da parte dell’iscritto, ha 90 giorni di tempo per rilasciare la certificazione, e 30 giorni dalla data di notifica del contratto da parte della banca per produrre la presa d’atto, decorsi i quali la richiesta di anticipazione deve essere ripresentata. Il finanziamento dell’anticipazione autorizzata viene garantito dallo Stato tramite un apposito fondo di garanzia gestito dall’Inps.