Indipendenza economica solo per 4 donne italiane su 10

Le donne italiane sono il 42,1% degli occupati mentre gli uomini che lavorano sono il 75,1%. Insomma, dopo la Grecia, siamo lo stato con meno donne occupate in Europa. Il percorso per una piena uguaglianza appare quindi ancora lungo, ma la situazione attuale pone interrogativi immediati. Quanto sono indipendenti economicamente le donne italiane oggi? E quante di loro hanno la possibilità di investire parte del proprio budget come meglio credono? A queste domande risponde uno studio di eToro, la piattaforma di investimenti multi-asset, commissionato a BVA-Doxa, dal titolo L’indipendenza economica e la “soglia psicologica” dei 1.778 euro.

Le meno indipendenti sono le donne sposate residenti al Sud e nelle Isole

L’indipendenza economica riveste un’importanza fondamentale per le donne italiane, tanto che in una scala di importanza che va da 1 a 10 l’89% dà all’indipendenza economica un voto compreso tra l’8 e il 10.

Ma quante donne possono definirsi davvero economicamente indipendenti? Dalla ricerca emerge che il 78% del campione ritiene di possedere l’indipendenza economica, ma solo il 40% afferma di esserlo completamente, e il 38% afferma di esserlo ma con molte rinunce, riporta Askanews. Tra chi afferma di essere completamente indipendente ci sono le occupate full time (59%) e le single con figli a carico (54%), mentre tra le meno indipendenti ci sono donne sposate o conviventi con figli (34%), o residenti al Sud e nelle Isole (33%).

Il gender gap nell’economia domestica

La media mensile per potersi garantire l’indipendenza finanziaria è di 1.778 euro. Tra le single con figli a carico sale a 2.060 euro, e tra le occupate full time a 1.984 euro. Valori più bassi si riscontrano tra chi risiede al Sud o nelle Isole (1.632 euro), e tra le non occupate (1.521 euro). Il gender gap è particolarmente evidente nell’economia domestica. Nel 64% dei casi, infatti, è il partner maschile a guadagnare più della donna, nel 20% le entrate coincidono, mentre nel 16% sono le donne a contribuire al bilancio famigliare con un’entrata maggiore. La situazione però si ribalta completamente quando si esamina chi si occupa concretamente dell’economia domestica. Qui la prevalenza della donna nei confronti del partner è schiacciante (66% vs 5%), anche se la gestione del denaro spesso risulta confinata tra le mura domestiche.

L’identikit degli investimenti “in rosa”

Il 65% delle intervistate dichiara di non avere mai fatto investimenti. Chi lo ha fatto (35%) ha scelto soprattutto azioni e immobili o in maniera minore (1 donna su 10) oggetti preziosi come gioielli e opere d’arte. La maggior parte degli investimenti “in rosa” si registrano nel Nord-Est e nella fascia di età 45-55 tra le occupate full-time. In ogni caso, tra i principali ostacoli agli investimenti ci sono la mancanza di denaro (55%), poche conoscenze finanziarie (39%) e tasse troppo alte (19%). Inoltre, più di una donna su quattro dichiara che potrebbe essere convinta a investire se le piattaforme online di investimento promuovessero maggiormente l’educazione finanziaria.