Il 70,8% degli italiani possiede una casa

L’Italia è uno dei Paesi con il più alto numero di proprietari di abitazioni. Il 70,8% delle famiglie italiane è infatti proprietario della casa in cui vive, e il 28,0% possiede altri immobili. Ma la proprietà non è prerogativa solo dei benestanti: tra le famiglie più povere il 55,1% è proprietario dell’abitazione in cui vive, e la percentuale aumenta fino all’83,9% tra i più abbienti. La percentuale di famiglie proprietarie è più elevata tra le coppie con figli (73,9%) e tra i residenti nelle piccole città: 76,1% nei comuni fino a 2.000 abitanti, e 74,3% in quelli tra 2.000 e 10.000 abitanti.
Sono alcuni dati emersi dal 1° Rapporto Federproprietà-Censis, Gli italiani e la casa, realizzato con il contributo della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) e in collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti (Cdp).

Bene rifugio e specchio della propria identità

Per il 91,9% degli italiani la casa è un rifugio sicuro, soprattutto dopo il Covid, e l’89,7% è tranquillizzato dall’essere proprietario della propria abitazione. Per l’83,1% la casa riflette anche la propria identità e personalità, e il 54,5% vorrebbe aiutare figli o nipoti ad acquistare la prima casa, perché l’immobile di proprietà resta la pietra angolare della sicurezza economica ed esistenziale.
La pandemia ha poi contribuito a rendere multifunzionali le abitazioni, e se il 47,1% degli italiani lavora ancora da remoto il 96,3% degli studenti è attrezzato per seguire le lezioni in Dad. In casa gli italiani fanno anche sport (43,7%), cucinano (89,3% e coltivano parte delle relazioni sociali (84,5%). Al 17,7% poi capita di curarsi in casa o ricevere assistenza a domicilio.

Il comfort abitativo

Per l’87,2% degli italiani gli spazi della propria abitazione sono adeguati, e la casa è confortevole. Il 29,5% ha apportato cambiamenti importanti a seguito alla pandemia per adeguare gli spazi alle nuove esigenze. Cresce anche l’attenzione per la salubrità degli ambienti e la sostenibilità della casa: l’88,9% la ritiene salubre, e l’84,4% è pronto a renderla più sostenibile attraverso il controllo dei consumi energetici. Il 51,7% dei proprietari è inoltre convinto che il valore della propria abitazione non sia aumentato negli ultimi dieci anni. In effetti, tra il 2010 e il 2019 i prezzi degli immobili residenziali in Italia sono diminuiti del 16,6% per poi registrare un +4,6% tra il 2019-2021 e un +5,2% nel secondo trimestre del 2022.

Disagio abitativo e housing sociale

Sono però fortemente aumentati i costi legati alla casa. Per il 76,5% degli italiani tali costi pesano molto sul budget familiare, e per il 71,7% le tasse relative alla proprietà sono troppo alte. Il 5,9% degli italiani però vive in condizione di deprivazione abitativa. A questo si aggiunge il disagio degli studenti fuori sede. Una soluzione innovativa è l’housing sociale, avviato dal Piano nazionale di edilizia abitativa, che prevede un sistema integrato di fondi immobiliari con al centro il Fondo Investimenti per l’Abitare gestito da Cdp Immobiliare Sgr.