Il futuro digitale aumenta il gap di genere?

Il nostro presente e il nostro futuro sono sempre più digitali, ma dobbiamo garantire che le donne e le ragazze occupino la loro giusta quota nel settore tecnologico e siano incoraggiate a contribuire alla sua crescita. Uno dei maggiori problemi che frenano l’uguaglianza di genere però è la segregazione nell’istruzione e nel lavoro, ovvero una concentrazione di donne o uomini in determinate materie o lavori. L’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere, lo European Institute for Gender equality è un programma specifico della Comunità Europea istituito per promuovere la parità e combattere le discriminazioni di genere. Nel suo Index annuale ratifica progressi e arretramenti del gender gap, e rileva come ci sia ancora molta strada da fare sotto molti aspetti, in particolare nel mondo digitale. 

Dal 2010 aumenta la segregazione professionale

Nonostante le iniziative speciali per incoraggiare le donne a studiare scienze, ingegneria o ICT, la segregazione è effettivamente aumentata dal 2010. Nell’UE, solo due lavori su dieci nel settore ICT , le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, sono occupati da donne. Al contrario, nel settore dell’assistenza mancano gli uomini, che costituiscono solo il 15% dei lavoratori in infermieristica, ostetricia e cura della persona nei servizi sanitari. L’Indice dell’istituto per la gender equality di quest’anno si concentra in particolare sugli effetti della digitalizzazione sulla vita lavorativa di donne e uomini. Le donne corrono un rischio maggiore di essere sostituite nel loro lavoro da robot e sono sotto rappresentate nello sviluppo di Intelligenza artificiale, start-up digitali e prodotti ad alta tecnologia come astronavi, fibre ottiche, laser e microchip.

L’espansione del lavoro online riproduce le tradizionali disuguaglianze

Se le donne non virano decisamente verso le discipline Stem (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), quelle più in linea con l’imponente sviluppo del digitale, il gap di genere rischia di essere ancora più drammatico. L’espansione del lavoro organizzato attraverso piattaforme online, avverte l’istituto europeo, sta riproducendo le tradizionali disuguaglianze di genere, come il divario retributivo e la segregazione. Ad esempio, gli uomini hanno maggiori probabilità di lavorare nello sviluppo di software o nella consegna di cibo, mentre le donne lavorano di più nella traduzione online o nei servizi domestici.

Stem, un settore caratterizzato da un forte gender gap

In Italia solo il 18.9% delle laureate ha scelto discipline Stem, e nonostante le ragazze si laureino in corso e in media con voti più alti dei compagni, una volta entrate nel mondo del lavoro non ottengono gli stessi risultati, in termini di occupazione e di retribuzione.
D’altronde, le discipline Stem sviluppano competenze molto richieste dal mercato del lavoro: si stima che nei prossimi 10 anni le occupazioni in questo campo cresceranno due volte più velocemente rispetto alle altre occupazioni e garantiranno maggiori possibilità di carriera e di guadagno. Nonostante questo, si tratta di un settore caratterizzato da un forte gender gap.