Pasta, successo mondiale: dopo i lockdown la crescita è inarrestabile

 lockdown ci hanno fatto riscoprire i piaceri della cucina e della buona tavola, facendoci apprezzare più che mai la pasta: un successo planetario che ha trasformato questa icona italiana in un piatto ormai completamente globale. In base alle previsioni firmate da Statista, infatti, nel 2021 il maggior mercato mondiale sarà la Cina che, da sola, vale quasi 25 miliardi di dollari. Significativi anche i dati mondiali: in media, il consumo pro capite all’anno è di 7,7 kg di pasta,a fronte di una spesa di 16,3 dollari. 

I record del 2020 

Per quanto riguarda il nostro Paese, secondo i dati di Unione Italiana Food il 2020 è stato un anno d’oro sia per quanto riguarda i consumi nazionali, sia per l’export.  In Italia l’anno scorso si sono vendute oltre 50 milioni di confezioni in più, con punte di circa il +40% a marzo e +10% tra ottobre e novembre; le esportazioni sono cresciute del 16%, superando i 3,1 miliardi di euro. Con un incremento record del 40%, gli Stati Uniti sono diventati i maggiori consumatori mondiali di pasta italiana, superando la Francia (+4,3%) e la Germania (+16%). Ottimi i risultati in arrivo anche dalla Gran Bretagna (+19%), nonostante la Brexit.

Previsioni in crescita per i prossimi 4 anni

La passione per la pasta non sembra una moda passeggera. I dati di Statista prevedono infatti che, dopo aver sfiorato i 123 miliardi di dollari nel 2021 (122.925 milioni per la precisione), a livello globale le vendite di pasta continueranno a crescere del 2,35% l’anno nei prossimi quattro anni. 

Un “insolito” successo

Più tempo trascorso in cucina e a tavola uguale più voglia di cimentarsi con nuovi formati e nuove ricette. I lockdown del 2020 hanno aumentato la propensione all’acquisto di prodotti particolari, con cui gratificarsi e divertirsi, cucinando qualcosa di nuovo. Sì, siamo diventati tutti un po’ chef, a caccia di sperimentazioni, innovazioni e abbinamenti mai osati prima. Tra i successi dell’ultimo periodo c’è sicuramente la pasta fresca surgelata, alternativa molto più pratica rispetto alla versione “home made” ed estremamente simile alla produzione artigianale per aspetto, consistenza e sapore. Oltre al successo della pasta, il 2020 ha consacrato anche quello degli gnocchi, spaziando dalla ricetta classica a base di patate per arrivare a quelli ripieni. Pure in questo caso, è stato l’insolito a conquistare  consumatori, che in più si sono rivelati particolarmente attenti al packaging, dimostrando di preferire le confezioni e gli imballi riciclabili e comunque sostenibili.