Banche, la digitalizzazione è già capitale

Tra i diversi settori produttori e di servizi presi in esame, quello bancario sembra essere il più smart in termini di digitalizzazione. E la sfida si gioca anche “tra l’altro, con operatori non bancari che offrono servizi senza i vincoli, anche regolamentari, che invece gravano sulle banche”. Lo rivela la 25a edizione del Rapporto Abi 2017 sul mercato del lavoro nell’industria finanziaria, presentato a Milano.

Profondi mutamenti in atto

Il report dell’Abi evidenzia inoltre che  sono in corso “profondi mutamenti nel settore bancario in Italia e in Europa: una riduzione del numero degli sportelli “fisici” e una riorganizzazione della rete, in favore dei canali telematici, con positivi effetti sulla flessibilità dell’organizzazione del lavoro; una crescita del numero di lavoratori impiegati nelle attività commerciali, di consulenza specializzata, di customer service anche fuori sede; una diminuzione del numero di lavoratori impiegati allo sportello e al back office; lo sviluppo di modalità alternative di relazione con il cliente, anche “a domicilio” e basate sull’utilizzo di strumenti di comunicazione a distanza”. Si tratta di aspetti che influiscono anche sulle “regole del diritto del lavoro – specifica il rapporto Abi – e sindacale che devono adeguarsi ad un nuovo contesto che, tra l’altro, comporta il progressivo superamento delle stesse nozioni di spazio e di tempo della prestazione lavorativa su cui, per decenni, sono state edificate le strutture normative che disciplinano il rapporto di lavoro”.

Il futuro della banca 4.0? Sarà il riconoscimento vocale

I cambiamenti tecnologici entreranno in banca in modo sempre più evidente. Ad esempio, per accedere ai servizi bancari basterà usare la propria voce, oppure sottoporsi alla scansione dell’iride o dell’impronta digitale. In questo modo non sarà più necessario non solo ricordare, ma anche possedere, pin o password. “L’intelligenza artificiale sta giocando un ruolo chiave e sono sempre di più le banche che decidono di adottare soluzioni di autenticazione biometrica intelligenti e di facile gestione per assicurare all’utente maggiori livelli di sicurezza, oltre a semplificare e digitalizzare la customer experience” affermano da Nuance Communication, uno dei principali fornitori mondiali di soluzioni vocali e documentali.

Biometria, un mercato da 30 miliardi entro il 2021

Secondo un recente report di Abi Research, il mercato della biometria supererà i 30 miliardi entro il 2021, registrando una crescita del 118% rispetto al 2015, mentre uno studio di Cnn Money ha rilevato che le tecnologie basate su biometria – nello specifico su autenticazione vocale – sono in grado di distinguere una voce reale da una registrata con una precisione superiore al 99% riducendo al minimo il rischio di frodi.