Yacht di lusso, cinque gioielli della nautica italiana

Una delle tante leadership dell’industria made in Italy riguarda la nautica e la costruzione di yacht e magayacht. Si tratta di una settantina di aziende che nei propri cantieri danno lavoro a 4.500 dipendenti in modo diretto e fino a 15.000 lavoratori che apportano le loro competenze in layout di fabbrica flessibili, aperti e artigianali. Il valore prodotto da queste aziende si aggira ogni anno intorno a 1,5 miliardi di euro, e in questo settore si esprimono competenze tecniche, tecnologiche, di design, ricerca, sviluppo e qualità dei materiali come in pochi altri segmenti di nicchia dell’economia. Nelle varie categorie d’imbarcazione, come quelle a motore, a vela, multiscafo, natanti e gommoni, l’Italia mantiene alta la sua leadership mondiale, ed è capace di declinare il concetto di yacht di lusso in base alle esigenze dei facoltosi clienti, con il massimo grado di personalizzazione. Ecco, allora, una selezione di cinque gioielli della nautica italiana, costruiti di recente (estate 2016) per conquistare clienti con gusti differenti: perché un megayacht può puntare più sullo sport, oppure sul confort, può esprimere tecnologia a prima vista, oppure omaggiare la storia del marchio con un’impostazione classica.

Lo yacht tutto confort. Un’imbarcazione che punta molto sull’eleganza, lo spazio e il confort dei passeggeri è Otam Custom Range. La lunghezza è di 35 metri, ed è dotato di ben tre ponti, che coprono una superficie complessiva di 60 metri quadrati. Con 2000 miglia di autonomia dichiarata, Custom Range è lo yacht ideale per affrontare lunghe crociere in pieno relax.

Lo yacht dislocante. Uno scafo dislocante aumenta la stabilità di navigazione perché la carena dell’imbarcazione non plana mai. Su questa specifica tecnica è nato Baglietto Unicorn, che misura ben 54 metri e può ospitare fino a 21 persone, prediligendo uno stile moderno e contemporaneo, capace di evocare il lusso senza tuttavia strillarlo.

Lo yacht vintage. Codecasa 43 Full Beam è senza dubbio uno yacht vintage, a partire dal classico bicolore bianco e blu, per terminare con prestazioni rassicuranti, votate a una navigazione in surplace. Anche nelle scelte di arredo, è facile sentirsi catapultati in un’atmosfera tipica di qualche decennio fa.

Lo yacht sportivo. È sicuramente l’aerodinamico hard top a conferire un’aria sportiva allo yacht Ferretti 850. Finestratura affilata e oscurata, linea aggressiva e velocità massima di 30 nodi confermano le impressioni generali di essere davanti a uno yacht dalle buone caratteristiche dinamiche, anche se in questa categoria di imbarcazioni il confort non può essere trascurato. E Ferretti 850 non tradisce indecisioni dal punto di vista della qualità della vita a bordo.

Lo yacht che riscrive la storia. Fondato nel 1842 sul lago d’Iseo, il cantiere Riva ha fatto la storia dell’imbarcazione italiana, con i motoscafi che hanno fatto innamorare i divi del cinema e i campioni dello sport negli anni Cinquanta, e il mitico Aquarama degli anni Sessanta. Qualità, gioia di vivere ed energia ricompaiono in Riva 76, che aggiorna le tecniche costruttive artigianali legate al legno con un grande utilizzo del carbon look. Velocità oltre i 30 nodi, ampi spazi all’aperto e un fascino che sa essere retrò nonostante l’assoluta modernità del design.