Imprese cybersecurity, +300% in meno di due anni

Tra la fine del 2017 e i primi tre mesi del 2019 le imprese italiane specializzate in servizi per la sicurezza informatica e la privacy sono aumentate di oltre il 300%, passando da poco meno di 700 a oltre 2.800 unità. Un vero e proprio boom per le aziende anti-hacker, capaci cioè di contrastare i rischi informatici legati all’era digitale. Secondo un’elaborazione Unioncamere-InfoCamere sui dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio non si tratta solo di nuove aziende, ma anche di realtà già esistenti, e che negli ultimi 18 mesi hanno fatto ingresso nel comparto rivedendo la descrizione della propria attività prevalente.

Nel 2017 quasi 2 miliardi di euro di valore della produzione

A questo balzo nel numero degli operatori corrisponde un aumento ancora più marcato nel numero degli addetti, passati nello stesso periodo da 5.600 a 23.300 unità, e corrispondenti a una media di 8 addetti per azienda al 31 marzo di quest’anno. Dal punto di vista delle performance finanziarie, dei bilanci delle 562 imprese del comparto costituite nella forma di società di capitale, e che hanno presentato il bilancio negli ultimi tre anni (il 38% del totale), nel 2017 il valore della produzione è stato di quasi 2 miliardi di euro, +10,6% rispetto a quello realizzato dalle stesse imprese nel 2015. In media, ciò equivale a un valore della produzione di circa 2,4 milioni di euro pro-capite per le aziende della cyber-security tricolore.

Lombardia leader per fatturato, Lazio per numero di aziende

Con il 42,5% del totale (835 milioni) è la Lombardia la regione leader per fatturato realizzato dalle imprese del comparto. Secondo il Lazio, con 307 milioni, mentre la terza regione, molto distaccata, è l’Emilia Romagna (233 milioni), riporta Adnkronos. La concentrazione più elevata di imprese italiane impegnate nella lotta al cybercrime si registra nel Lazio, dove al 31 marzo scorso avevano sede 634 imprese (il 23% del totale). Dall’anali emerge ancora che sempre il Lazio si aggiudica la fetta più consistente della crescita assoluta di imprese votate alla cybersicurezza negli ultimi tre anni: 468 imprese in più tra 2017 e marzo 2019, il 22% dell’intero saldo nazionale.

Lombardia, Lazio e Trentino Alto Adige hanno creato più opportunità di lavoro

A seguire in entrambe le classifiche c’è la Lombardia (con 492 imprese residenti alla fine di marzo e un aumento di 371 aziende dal 2017). Inoltre, Campania, Sicilia e Puglia si segnalano, a seguire, come le regioni più sensibili al tema della sicurezza informatica e del contrasto professionale al cyber-crime. Mentre sono in Lombardia, Lazio e Trentino Alto Adige le imprese italiane che, sul fronte degli addetti, hanno creato più opportunità di lavoro nel settore. Con i loro 13.909 addetti rappresentano infatti il 60% di tutto il settore. In questa classifica, la Campania si colloca al quinto posto, ed la prima tra le regioni del Mezzogiorno con 1.153 addetti e il 4,9% del totale.